
I titolari di attività economiche (ad esempio pubblici esercizi, esercizi di vicinato e attività artigianali) che intendono occupare suolo pubblico temporaneamente o permanentemente per lo svolgimento della propria attività devono presentare domanda di concessione per l'occupazione di suolo pubblico come previsto dal Regolamento comunale.
Esempi di occupazione di suolo pubblico per lo svolgimento di attività imprenditoriali riguardano:
- il posizionamento di tavoli, sedie e altre attrezzature per l'attività di somministrazione di alimenti e bevande
- il posizionamento di vasi, fioriere e altri elementi di arredo urbano
- il posizionamento di dehors, un insieme degli elementi singoli o aggregati, mobili smontabili o facilmente rimovibili, stagionali oppure permanenti, che delimitano lo spazio per il ristoro all'aperto.
Approfondimenti
Se l’occupazione prevede l’installazione di strutture stabili che incidono sull'aspetto esteriore di immobili tutelati dalle norme sui beni artistici e culturali deve essere preventivamente valutata ai sensi del Decreto legislativo 22/01/2004, n. 42.
L'occupazione di suolo pubblico è soggetta al pagamento del canone unico patrimoniale da effettuare contestualmente al rilascio della concessione o dell'autorizzazione (Legge 27/12/2019, n. 160, art. 1, com. 835).
La domanda di rilascio della concessione o dell'autorizzazione all'occupazione equivale alla presentazione della dichiarazione da parte del soggetto passivo.
Le domande relative ai plateatici sono annuali ed eventualmente rinnovabili. Occorre pagare il relativo canone di occupazione e la domanda è soggetta a marca da bollo, così come l'autorizzazione finale.